Il terapista manuale strutturale non può allontanarsi dalla conoscenza, deve essere un praticante adepto alla competenza ed alla responsabilità. La terapia manuale ha avuto una rapida evoluzione ed è soggetta ad un continuo approfondimento di conoscenze e pratica clinica fondata sulle evidenze le quali, definiscono i parametri che stabiliscono gli obiettivi di tale approccio. Il paziente viene osservato in modo globale e regionale, l’intervento utilizza solo le mani del terapeuta per modificare eventuali stati di alterazione del corpo. La terapia manuale racchiude un insieme di metodiche passive selezionate o attive assistite come lo stretching, la mobilizzazione, la manipolazione e tecniche ad energia muscolare.
Perché la terapia manuale funzioni nel caso di quadri patologici dolorosi è da imputare a più fattori come:
- Meccanismo d’attivazione del controllo del dolore Gate-Control.
- Risposte neurofisiologiche e biomeccaniche.
- Riduzione dell’ipertono muscolare
- Indurre un rilassamento abbassando la soglia ansiogena;
Tutto questo tende a migliorare le condizioni generali e di benessere del paziente trattato.