La riabilitazione psicofisiologica è un intervento terapeutico che si basa sul riequilibrio della funzionalità del Sistema Nervoso Autonomo (ANS= Autonomic Nervous System). Essa comporta una maggior capacità da parte del soggetto di autoregolare le funzioni corporee e gli stati emotivi. Inoltre offre la possibilità di migliorare la condizione di benessere e di salute.

L’incessante richiesta della quotidianità e dell’ambiente a rispondere in modo adeguato agli stimoli, costringe il soggetto a mantenere in costante attivazione il Sistema di Risposta allo Stress (Stress System) coinvolgendo funzioni neurovegetative, endocrine, emozionali ed immunitarie con meccanismi non sempre consci e consapevoli (Chrousos GP, Gold PW 1998).

La stimolazione cronica dello Stress System comporta il coinvolgimento del Sistema Nervoso Autonomo e favorisce una persistente attivazione del ramo Simpatico ed una inibizione, o rallentata funzione, del ramo Parasimpatico dell’ANS.  Tale condizione pone il soggetto in un continuo stato di allarme che impedisce il ripristino delle sensazioni di rilassamento, di calma, di tranquillità e di piacere.

Questa condizione determina, secondo il “principio psicofisiologico” (Green, Green e Walers 1970) un cambiamento fisiologico ed una modifica nello stato mentale ed emozionale. Il legame tra il corpo e la mente avviene però anche nel percorso inverso ovvero dalla mente al corpo.

È per questo motivo che alterazioni fisiologiche ad esempio della respirazione, della temperatura corporea, del battito cardiaco, della tensione muscolare possono comportare una modifica nello stato mentale ed emotivo. Sempre per lo stesso motivo stati di ansia, di agitazione, di depressione, di panico, ecc. possono determinare cambiamenti nel funzionamento dell’organismo e comportare una vasta gamma di disturbi e di sintomi vaghi ed aspecifici i quali minano lo stato di salute e di benessere dell’individuo.

L’intervento proposto è rivolto a coloro i quali intendano acquisire una maggior conoscenza dei propri stati psicofisiologici interni e vogliano adottare consapevolmente delle strategie di autocontrollo che favoriscano la loro condizione di salute.

Esso si è dimostrato efficace nel trattamento dei:

  • disturbi da somatizzazione e da stress quali insonnia, asma, disturbi cardiovascolari, sindrome del colon irritabile, ecc;
  • sindrome da affaticamento cronico;
  • disturbi d’ansia e da panico;
  • fibromialgia e disturbi da dolore cronico;
  • depressione e disturbi del tono dell’umore.

L’approccio riabilitativo utilizza tecniche psicocorporee quali ad esempio la respirazione, il rilassamento profondo, le visualizzazioni guidate e il biofeedback respiratorio basato sulla variabilità della frequenza cardiaca (HRV= Heart Rate Variability).

Prima di procedere all’intervento riabilitativo vengono dedicati degli incontri per la valutazione diagnostica.

La diagnosi avviene in due momenti diversi:

  • un primo incontro in cui vengono raccolte tutte le informazioni anamnestiche relative alla storia clinica e vengono realizzate le misurazioni psicofisiologiche che permettono di effettuare la valutazione psicofisiologica;
  • un secondo incontro in cui viene consegnato e discusso il profilo psicofisiologico e definito il successivo ed eventuale piano di trattamento.